Il treno come balcone sulla società

TrenoSto andando in università e mi annoio molto, questo è il prezzo da pagare per un povero pendolare costretto a un’ora e trenta di treno (e autobus una volta arrivato in città) a causa delle ambizioni culturali e professionali che lo portano, necessariamente, a studiare lontano da casa. Ovviamente, chi si può permettere una stanza in centro città, non ha bisogno di fare tutto questo, se ne esce bello tranquillo al mattino, con molte più ore di sonno alle spalle, e va in facoltà a seguire le lezioni.

Ho deciso di non sprecare il mio tempo, però, di utilizzarlo per creare una sorta di saggio improvvisato sulle mie osservazioni in merito alla società. Il treno è un luogo dove si incontrano tantissime persone: dove starà andando l’uomo in giacca e cravatta, con un evidente tatuaggio maori che spunta dal colletto? Voglio dire, sembra un banchiere, a giudicare dalla vitalità del suo sguardo e dai documenti che sta osservando, ma veramente in Italia viene accettato socialmente un tatuaggio così visibile? Sono positivamente stupito!

E con chi starà parlando la ragazza dietro di me, che grida senza pietà per la calma e la sonnolenza mattutina di ogni essere umano? Non sta litigando, ride e scherza con una sua amica. Parla proprio del viaggio in treno “Le sedie per ufficio ergonomiche forse ce l’ha il macchinista, sono su un seggiolino scomodo e puzzolente, aspetta c’è una scritta, vediamo che dice!” e so di sicuro che a breve lo sapremo io, l’amica e tutte le altre persone presenti qua dentro.

C’è un ragazzino, poi, che si sta guardando alle spalle preoccupatissimo. O teme l’arrivo dei Mangiamorte, in stile Harry Potter, o ha paura del controllore per qualcosa che non va nel suo biglietto, ammesso che lo abbia con sé. Tamburella con le dita sul seggiolino e si guarda alle spalle ogni due minuti, mette veramente un’ansia indescrivibile.

E poi ci sono io, con un thermos di caffè davanti e un pc a guardare queste persone. E se anche loro, arrivati a casa, scrivessero un post su di me?!

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